CIE espulsioni, prossima apertura in Liguria

Cie, dibattito aperto ma la Liguria sta scegliendo la sede

L’accelerazione verso l’apertura di un Centro di identificazione ed espulsione per gli immigrati irregolari in ogni regione divide la politica. In Liguria sarà a Genova o Albenga

Quello degli immigrati irregolari che devono essere espulsi dall’Italia è un tema diventato ancora più caldo negli ultimi giorni, soprattutto dopo il progetto illustrato dal neo ministro dell’Interno, Marco Minniti, di allestire un Cie (Centro di identificazione ed espulsione) in ogni regione. In Liguria il ballottaggio è tra Genova e Albenga ma il dibattito sull’utilità di questo provvedimento rimane aperto.

Posizione decisamente contraria è certamente quella dell’Arci, testimoniata da una lettera aperta scritta dalla presidente nazionale Francesca Chiavacci e indirizzata direttamente al ministro Minniti. L’Arci ritiene la proposta vecchia e superata ancora prima di partire e la definisce soltanto un’uscita propagandistica che alimenta odio e razzismo senza ottenere risultati concreti.

“Nel suo messaggio di fine anno – ha scritto Chiavacci – il presidente Mattarella è intervenuto con autorevolezza per lanciare un monito contro il collegamento sbagliato tra immigrazione e terrorismo. Che invece è proprio quello che sottostà alla proposta di aumentare il numero dei Cie e quindi delle espulsioni. La storia recente, d’altra parte, dimostra come sia impossibile aumentare il numero dei rimpatri degli irregolari attraverso i Centri d’identificazione e di espulsione”.

reato di clandestinità

E nello stesso Pd non sono poche le voci di critica di chi pensa piuttosto a concludere più efficaci accordi bilaterali con i principali Stati africani che si affacciano sul Mediterraneo, una mossa sulla quale concretamente sta lavorando anche il ministro dell’Interno. E altra possibilità concreta per ovviare al problema è quella di modificare il reato di clandestinità, per evitare che gli stranieri denunciati rimangano in Italia fino al termine del procedimento penale come invece è previsto attualmente dalla legge.

Il dibattito sui Cie e sulla loro funzione rimane comunque aperto. Federico Gelli, deputato democratico e presidente della Commissione inchiesta migranti, ha già fatto sapere che nei prossimi giorni il ministro Minniti verrà ascoltato in Commissione per sapere come intenda procedere con il nuovo sistema di accoglienza anche perché con il tempo è stata appurata l’assoluta inadeguatezza di strutture come i Cie.

Posizione condivisa anche da Mariella Lo Bello, vicepresidente della Regione Sicilia che coordina la Commissione Immigrazione nella Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. All’opposto invece la Liguria guidata da un’amministrazione di centrodestra e che si è d’accordo mettendo anche fretta al ministero per aprire un Cie.

In ogni caso per le amministrazioni che accoglieranno i migranti nel loro territorio sono stati disposti contribuiti pari a 100 milioni di euro, previsti in base all’accordo siglato nello scorso mese di ottobre tra Viminale ed Anci sul potenziamento della rete Sprar (sigla che sta per Servizio centrale sistema di protezione dei richiedenti asilo), gestita dai Comuni.