Concorso per mediatore culturale in Liguria

Mediatori culturali – Provveditorato regionale – PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA – 27 marzo 2019 – Avviso di selezione

Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Provveditorato Regionale per il Piemonte, la Liguria e la Valle D’Aosta

data di pubblicazione: 27 marzo 2019

il Provveditore regionale

Visto l’art. 80 (“Personale dell’Amministrazione degli Istituti di Prevenzione e di Pena”), comma 4, della Legge 26 luglio 1975 n. 354;

Visto l’art. 132 (“Nomina degli esperti per le attività di osservazione e di trattamento”), commi 1 e 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230;

Visto il Decreto Legislativo 2 ottobre 2018, n. 123, Riforma dell’ordinamento penitenziario, in attuazione della delega di cui all’art.1, commi 82,83 e 85, lettere a), d), i), l), m), o), r), t) e u), della legge 23 giugno 2017, n.103;

Visto in particolare l’art.11, lettera s) del Decreto Legislativo 2 ottobre 2018, n. 123 che modifica il quarto comma dell’art.80 della Legge 26 luglio 1975 n. 354 prevedendo che l’Amministrazione penitenziaria, per lo svolgimento delle attività di osservazione e trattamento, possa avvalersi anche di mediatori culturali ed interpreti;

Vista la circolare dell’Ufficio del Capo del Dipartimento – Programmazione finanziaria e controllo di gestione – n.3682/6132 del 12 dicembre 2018 che demanda ai Provveditorati Regionali dell’Amministrazione penitenziaria il compito di avviare le necessarie procedure di selezione ai fini dell’ampliamento delle professionalità degli esperti ex art.80 O.P. con le figure di mediatori culturali ed interpreti;

Attesa la necessità di elaborare l’elenco dei professionisti mediatori culturali

Indice il seguente

Avviso pubblico

di selezione, per titoli e colloquio d’idoneità, di mediatori culturali ai sensi dell’art. 80, comma 4, della Legge 26 luglio 1975, n.354, come modificato dal Decreto Legislativo 2 ottobre 2018, n. 123, da inserire nell’elenco di cui all’art. 132 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230.

Art.1
Indizione di selezione

E’ indetta una selezione pubblica, per titoli preferenziali e colloquio di idoneità, per l’istituzione dell’Elenco di cui all’art. 132 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, per mediatori culturali ai sensi dell’art. 80, comma 4, della Legge 26 luglio 1975, n. 354, come modificato dal Decreto Legislativo 2 ottobre 2018, n. 123, cui attingere, da parte del Provveditorato Regionale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, per il conferimento di incarichi in regime di consulenza e senza rapporto di pubblico impiego nel quadriennio 2019/2022, da espletarsi presso gli Istituti Penitenziari appartenenti ai Distretti delle Corti d’Appello di Torino e Genova.

Art. 2
Validità dell’Elenco

L’Elenco ha validità per un periodo pari ad anni quattro (quadriennio 2019/2022), e potrà essere utilizzato per il conferimento di incarichi della durata non superiore ad un anno, rinnovabili al massimo per un periodo complessivo di quattro anni, da espletarsi presso gli
Istituti Penitenziari rientranti nel territorio di competenza del Provveditorato Regionale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, relativamente ai distretti delle Corti d’Appello di Torino e Genova. L’elenco sarà diviso in sezioni corrispondenti ai distretti delle Corti di Appello citate.

Art. 3
Requisiti di ammissione

Per essere ammessi alla selezione è richiesto il possesso dei requisiti di seguito descritti:

laurea triennale/ laurea magistrale in mediazione linguistica e culturale.
laurea triennale/laurea magistrale/specialistica o vecchio ordinamento in: mediazione linguistica e culturale, scienze sociali, scienze dell’educazione, scienze della formazione, scienza della comunicazione, lingue, scienze politiche, giurisprudenza o equipollenti per legge e uno o più dei seguenti titoli nel caso di laurea diversa da quella prevista al punto 1.
2a) master di I livello, attinente alla qualifica di mediatore culturale, conseguito entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università, Scuole od Enti riconosciuti dal MIUR.
2b) master di II livello attinente alla qualifica di mediatore culturale, conseguito entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università, Scuole od Enti riconosciuti dal MIUR.
2c) dottorato di ricerca attinente la qualifica di mediatore culturale, effettuato entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università pubbliche o private riconosciute dal MIUR.
In entrambe le ipotesi il candidato deve:

avere un’età superiore ad anni 25 (ai sensi del citato art. 132, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230) alla data di scadenza del bando);
possedere una partita I.V.A.; qualora il professionista non ne sia ancora in possesso sarà sufficiente produrre una dichiarazione con cui si impegna a provvedere all’apertura della stessa in caso di conferimento dell’incarico;
non aver riportato condanne penali o applicazioni di pena ai sensi dell’art. 444 c.p.p. e non avere in corso a proprio carico procedimenti penali né procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione, né avere a proprio carico precedenti penali iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 14 novembre 2002, n. 313. In caso contrario, il candidato deve specificare le condanne e i procedimenti a suo carico ed ogni eventuale precedente penale, precisando la data del provvedimento e l’Autorità Giudiziaria che lo ha emanato, ovvero quella presso la quale penda un eventuale procedimento penale;
non essere legato da un rapporto di lavoro dipendente con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria;
non avere motivi di inconferibilità di incarichi da parte delle Pubbliche Amministrazioni
I requisiti descritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per produrre domanda di ammissione all’elenco stabilito nel presente avviso.

Art. 4
Presentazione della domanda: termini e modalità

Ogni aspirante può presentare la propria candidatura per i distretti delle Corti di Appello di Torino o Genova.
La domanda di partecipazione alla selezione, va compilata utilizzando esclusivamente gli allegati schema di domanda (A/B) in carattere word o stampato maiuscolo.
Nella domanda, soggetta a controlli a campione, ciascun candidato dovrà dichiarare in maniera dettagliata, ai sensi degli artt. 45 e 46 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, i propri dati anagrafici, il codice fiscale, il recapito telefonico, il domicilio, l’indirizzo di posta elettronica certificata, il possesso dei requisiti di ammissione alla selezione, il possesso dei titoli indicati nell’art. 6 del presente Avviso. La non veridicità o la non attualità del contenuto delle dichiarazioni indicate del modulo di domanda, renderà nulla la domanda stessa e comporterà, per l’effetto, l’esclusione dalla selezione.

La domanda di partecipazione alla selezione , debitamente compilata in tutte le sue parti, sottoscritta e con allegato un valido documento di riconoscimento, dovrà essere indirizzata al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, inoltrandola mediante posta elettronica certificata – in analogia alla L. 4 aprile 2012, n.35 articolo 8 – all’indirizzo pr.torino@giustiziacert.it indicando esclusivamente quale oggetto “Selezione mediatori culturali Cognome – Nome ”, entro e non oltre le ore 24:00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Avviso sul sito web del Ministero della Giustizia.

I candidati in possesso della laurea triennale/ laurea magistrale in mediazione linguistica e culturale devono compilare il Modello A allegato.

I candidati in possesso della laurea triennale/laurea magistrale diversa da quella in mediazione linguistica e culturale e dei titoli indicati come requisiti di ammissione nell’art.3 punto 2 lettera a) b) c) devono compilare il Modello B allegato.

Nel caso di autocertificazioni rivelatesi non veritiere in sede di controllo successivo alla compilazione dell’Elenco, il professionista sarà depennato dall’elenco stesso e si procederà ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

La domanda dovrà essere corredata da un Curriculum Vitae et Studiorum in formato europeo. L’omissione del Curriculum o l’uso di un Curriculum non in formato europeo, sarà causa di esclusione dalla selezione.

La domanda dovrà, inoltre, essere corredata da copia in formato digitale della documentazione specificata all’articolo 6 del presente Bando, pena la non valutazione dei relativi titoli. La domanda ed i relativi allegati devono essere inviati in un unico file formato pdf la cui dimensione non deve superare i 10 MB.

La mancata indicazione in domanda di titoli, ancorché indicati nel Curriculum, comporterà che gli stessi non saranno in alcun caso valutati.

Nelle domande dovranno essere indicati gli eventuali titoli di preferenza – a parità di punteggio – di cui all’art. 5 del D.P.R. 9 maggio 1994 n. 487, che s’intendano far valere. Qualora non espressamente dichiarati nella domanda stessa, i medesimi titoli non saranno presi in considerazione in sede di formazione dell’elenco di cui all’art. 132, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230.

Le comunicazioni relative alla presente procedura verranno inoltrate esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata utilizzato dall’interessato per l’invio della domanda.

L’Amministrazione non risponderà in alcun caso del mancato ricevimento della domanda.

I candidati risultati idonei saranno inseriti nell’Elenco di cui all’art. 132 (“Nomina degli esperti per le attività di osservazione e di trattamento”), comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230, nella Sezione relativa al Distretto di Corte D’Appello per cui hanno chiesto di partecipare.

Art. 5
Casi di esclusione

Saranno esclusi dalla selezione, oltre che per i motivi specificati agli artt. 3 e 4:

gli aspiranti che abbiano inoltrato la domanda di partecipazione oltre il termine utile per la presentazione previsto dall’art. 4;
gli aspiranti che abbiano inoltrato la domanda di partecipazione con modalità e forme diverse da quelle previste nel presente avviso;
gli aspiranti che non siano in possesso dei requisiti richiesti;
L’iscrizione nell’Elenco degli esperti di cui all’art. 132 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, è incompatibile con

lo status di membro componente di collegi giudicanti;
svolgimento di altro ruolo professionale alle dipendenze del Ministero della Giustizia;
L’iscrizione nell’Elenco di cui all’art. 132 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, non comporta di per sé alcun diritto a ricevere effettivamente uno o più incarichi, pur costituendone il necessario presupposto e non implica alcun obbligo per l’Amministrazione di instaurare rapporti di collaborazione con i professionisti in elenco.

L’Amministrazione penitenziaria si riserva la facoltà di sospendere l’affidamento degli incarichi, in ragione di esigenze attualmente non valutabili né prevedibili, nonché in applicazione di disposizioni di contenimento della spesa pubblica.

Dell’esclusione dalla selezione sarà data comunicazione all’interessato tramite l’indirizzo di posta elettronica certificata dallo stesso indicato nella domanda.

Art. 6
Titoli valutabili e relativi punteggi

La valutazione del profilo tecnico del candidato è ottenuta mediante attribuzione di punteggio assegnato ai titoli elencati nella domanda secondo i seguenti criteri. I punteggi relativi ai titoli sotto elencati ai punti 1, 2 e 3 sono attribuibili solo ai candidati in possesso del titolo di studio previsto all’art.3 punto 1. Per i candidati in possesso del titolo di studio previsto all’art.3 punto 2 tali titoli sono richiesti per l’accesso alla selezione mentre verrà attribuito il relativo punteggio in caso di possesso un secondo titolo (master di I o II livello / dottorato di ricerca) attinente alla qualifica di mediatore culturale.

master di I livello, attinente alla qualifica di mediatore culturale, acquisito entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università, Scuole od Enti riconosciuti dal M.I.U.R. ai sensi del D.P.R. 10 marzo 1982, n. 162: punti 2,50 (cumulabile);
master di II livello attinente alla qualifica di mediatore culturale, acquisito entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università, Scuole od Enti riconosciuti dal M.I.U.R. ai sensi del D.P.R. 10 marzo 1982, n. 162: punti 3,50 (cumulabile);
dottorato di ricerca attinente alla qualifica di mediatore culturale, effettuato entro i dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando, presso Università pubbliche o private riconosciute dal M.I.U.R. ai sensi del D.P.R. 10 marzo 1982, n. 162: punti 4,50 (cumulabile);
corsi di formazione specifici attinenti la qualifica di mediatore culturale, rilasciati dagli enti riconosciuti dal M.I.U.R. o enti privati accreditati dalla Regione : punti 1,5;
stage attinenti alla qualifica professionale, svolto in amministrazioni pubbliche/ o enti privati accreditati dalla regione : punti 1,00 a semestre;
pubblicazioni attinenti alla materia della mediazione culturale realizzate su riviste scientifiche entro dieci anni precedenti la data di pubblicazione del presente bando: punti 1,00 per articolo; punti 2,00 per monografie di 50 pagine o superiori. Nel caso siano presenti più autori la valutazione sarà data attribuendo punti 1,00 a ciascuno dei contributi (capitoli/articoli) scritti dal candidato all’interno del testo/raccolta; nel caso di una pubblicazione con la dicitura “a cura di” la stessa sarà valutata con punti 1,00;
conoscenza di una lingua straniera certificata secondo quanto previsto dal Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue: livello intermedio (B1/B2) punti 1,50 e livello avanzato (C1/C2) punti 2.50;
Per quanto concerne l’effettiva valutabilità dei titoli si specifica che:

per ciascuno dei titoli conseguiti presso Università, Scuole o Enti riconosciuti dal M.I.U.R. l’aspirante deve indicare in domanda il Decreto Ministeriale di riconoscimento comprensivo di data. Si fa presente che nel caso di mancata indicazione di tali dati il titolo in questione non potrà essere preso in considerazione;
i titoli accademici conseguiti presso le Università Telematiche saranno considerati validi a patto che le stesse siano riconosciute con Decreto Ministeriale, rispetto al quale dovrà essere indicata in domanda la data di riferimento;
per ottenere la compiuta valutazione delle pubblicazioni specificate in domanda, occorre indicare data, luogo, casa editrice o rivista. In mancanza di uno solo di questi requisiti la pubblicazione non sarà valutata. Le pubblicazioni devono essere allegate all’istanza in formato digitale.

Art. 7
Colloquio d’idoneità

Ai fini dell’ammissione nell’Elenco ex art. 132 D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, il candidato dovrà sostenere un colloquio di idoneità dinanzi alla Commissione appositamente costituita presso il Provveditorato del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.

Il colloquio verterà sulle seguenti tematiche inerenti la mediazione culturale in ambito penitenziario:

l’Ordinamento Penitenziario (Legge 26 luglio 1975, n. 354 e successive modifiche) e il relativo Regolamento di Esecuzione (D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230) con particolare riferimento all’organizzazione degli istituti e dei servizi penitenziari
tecniche di mediazione culturale
principi fondamentali di pedagogia interculturale e psicologia dell’immigrazione
principi legislativi del diritto internazionale comunitario e nazionale sulla tutela dei diritti umani
Il colloquio verrà valutato con punteggio espresso in decimi cui verranno sommati gli eventuali punteggi derivanti dai titoli. Il candidato che riporterà al colloquio la valutazione di almeno 6 punti sarà dichiarato idoneo.

Art. 8
Commissione e procedure

Con successivo provvedimento del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, in conformità ai principi dettati dall’Ordinamento Penitenziario, sarà nominata la commissione esaminatrice.
Per supplire ad eventuali, temporanee assenze od impedimenti del presidente, di uno dei componenti o del segretario della Commissione, può essere prevista la nomina di un presidente supplente, di due componenti supplenti e di un segretario supplente, da effettuarsi con lo stesso decreto di costituzione della Commissione esaminatrice o con successivo provvedimento.
Una volta costituita, la Commissione procederà:

all’esame delle istanze presentate ed alla comunicazione agli interessati dell’eventuale esclusione dalla selezione, con esplicitazione delle motivazioni (vizio di forma e/o di sostanza e/o incompatibilità) su cui si basa la decisione; tali informazioni saranno tempestivamente notificate all’indirizzo di posta elettronica certificata del candidato interessato;
alla valutazione dei titoli di ciascun aspirante e all’attribuzione del relativo punteggio, che sarà reso noto al candidato interessato al termine della seduta di colloquio;
alla determinazione del calendario dei colloqui, nonché al sorteggio della lettera corrispondente all’iniziale del cognome del candidato da cui si procederà in ordine alfabetico con i colloqui;
alla convocazione dei candidati per lo svolgimento del colloquio di idoneità;
alla valutazione del colloquio effettuato, attribuendo il relativo punteggio previsto dall’art. 6 del presente Bando;
alla predisposizione e pubblicazione dell’Elenco di cui all’art. 132 del D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, sul sito del Ministero della Giustizia.
In sede di formazione del predetto elenco, qualora si verificassero casi di ex aequo nel punteggio, a parità di titoli di preferenza, sarà data la precedenza al candidato avente minore età anagrafica, ai sensi dell’art. 3, comma 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127.

La data e l’ora del colloquio saranno comunicate a ciascun candidato esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata fornito. I candidati dovranno presentarsi al colloquio muniti di un valido documento di identità.

La mancata presentazione al colloquio che non sia stata preventivamente comunicata e motivata con apposita documentazione avente valore legale costituirà causa di esclusione dalla procedura di selezione.

Art. 9
Tutela dei dati personali

I dati personali forniti dagli aspiranti saranno trattati ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche, e saranno raccolti presso il Provveditorato del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta esclusivamente per le finalità di gestione della presente selezione. L’indicazione di tali dati è obbligatoria ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dalla procedura di selezione.

Il trattamento dei dati in questione avverrà anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di collaborazione professionale ai sensi dell’art. 80, comma 4, della Legge 26 luglio 1975, n. 354, per le necessità inerenti alla gestione del rapporto stesso.

L’interessato ha il diritto di accesso agli atti che lo riguardano, nonché quello di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati errati, incompleti o raccolti in modo non conforme alla Legge, nonché il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi illegittimi con le modalità e nei casi indicati dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche.

Il presente Avviso di selezione è pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia.

Torino, 27 marzo 2019

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