A Imperia fu vietata l’elemosina sotto Natale: un senegalese fa ricorso

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Il giorno 18 dicembre scorso, il sindaco di Imperia Carlo Capacci aveva firmato un’ordinanza che vietava le attività di accattonaggio fino al 10 gennaio; un periodo limitato, che tuttavia ha portato alla protesta un senegalese. Uno straniero era stato multato per l’occasione con una multa salata per le sue tasche: 500 euro.

Il senegalese multato ha chiesto e ottenuto la possibilità di fare ricorso al Tar contro il Comune di Imperia per il trattamento subito. Il motivo? Impedire l’elemosina è un atto discriminatorio e illegittimo.

Di conseguenza, la città di Imperia potrebbe subire un danno soprattutto di immagine ed essere additata come “razzista”.

Un senegalese ha fatto ricorso grazie all’associazione di Genova

Certo, il giovane non stava facendo nulla di male: era seduto sul marciapiede a chiedere l’elemosina. Non forzava in alcun modo le persone e qualcuno gli aveva lasciato del denaro. Qualcuno ha avvisato la polizia della sua presenza; di conseguenza, è scattata la multa e l’allarme. Il fatto è accaduto durante le feste natalizie, che da sempre rappresentano un periodo di pace e di amore.

Il senegalese in questione è un richiedente asilo politico. Non ha mai fatto del male a nessuno, non è stato denunciato per furti o lesioni ad altre persone: l’unico suo “difetto“, se così possiamo chiamarlo, è di chiedere l’elemosina agli angoli delle strade.

Dopo aver ricevuto la multa, il ragazzo si è subito rivolto a un’associazione presente a Genova, che tratta dei diritti dei rifugiati. Questa associazione prende in carico anche le pratiche burocratiche che gli immigrati non potrebbero comprendere e compilare da soli. L’associazione non ci ha pensato due volte: ha impugnato l’ordinanza e ha richiesto di annullarla, poiché c’è un “vizio di legittimità“.

Il sindaco Carlo Capacci: azione necessaria per arginare un fenomeno negativo sotto le feste

L’associazione ha un legale che segue le pratiche legali e che ha firmato l’ordinanza di annullamento. Dopo essere stata notificata al Comune di Imperia, il sindaco ha assunto l’avvocato civico Sergio Roggero per difendere il provvedimento che aveva preso nei confronti dell’elemosina.

Per adesso, non si conoscono né l’identità dell’extracomunitario né dell’associazione presente sul territorio di Genova. Il giovane sarà difeso dall’associazione a titolo gratuito.

Il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, ha così commentato la vicenda: «Ritengo non solo di avere avuto titolo a emetterla, confrontato in questo aspetto anche dall’ufficio legale, ma che fosse necessaria per arginare un fenomeno, quello dell’accattonaggio, molto sentito in negativo dai cittadini. Oltretutto non va dimenticato che si trattava di un’ordinanza temporanea, con durata di una ventina di giorni. Il mio pensiero è che questa gente venga sfruttata e soprattutto venga guidata su come comportarsi, dove andare, e così via, e infine su come rispondere in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine».

Il ragazzo non ha più rimesso piede a Imperia

Per adesso, il Tar non ha ancora fissato la data di udienza. Un ulteriore aspetto è che il giovane non ha più rimesso piede ad Imperia dopo quanto accaduto, ma si è stabilito a Genova. Attendiamo ulteriori sviluppi.