Ordinanza sanitaria, multa salata per il sindaco di Alassio

Ordinanza anti migranti, multato il sindaco di Alassio

Nel 2015 Ezio Capena aveva emesso un’ordinanza di ‘Tutela sanitaria’ che ora è stata giudicata discriminante dal Tribunale : dovrà pagare una multa di 4.000 euro

Quattromila euro di multa: questa la condanna inflitta dal giudice Francesco Giannone ad Ezio Canepa, per la cosiddetta ‘ordinanza antimigranti‘ che il Primo Cittadino del comune savonese aveva emesso nell’estate del 2015.

Si tratta di un’ordinanza di `Tutela sanitaria´ in piena emergenza migranti sulle coste liguri con la quale veniva vietato l’ingresso in città a tutti quelli senza un certificato sanitario.

Il pm in realtà aveva chiesto anche una condanna ad un mese di reclusione, ma il giudice ha deciso di comminare soltanto una sanzione pecuniaria visto che comunque l’ordinanza in questione era già stata annullata dal Tribunale civile di Genova insieme a quella praticamente uguale che era stata emessa nello stesso periodo dal sindaco di Carcare, Franco Bologna.

Canepa era arrivato al processo perché aveva deciso di opporsi al decreto penale di condanna emesso dalla Procura di Savona.

A difendere il sindaco di Alassio è stato un avvocato e collega, Giorgio Cangiano che è sindaco della vicina Albenga anche se di schieramento politico opposto.

Secondo lui non c’erano i presupposti giuridici per la contestazione di quel reato specifico perché non esisteva il dolo e quindi era anche assente l’elemento soggettivo del reato perché quell’ordinanza non era stata concepita con la volontà di discriminare.

Canepa invece, che comunque attraverso il suo legale ha già annunciato il ricorso in appello, ha affidato la sua amarezza ad un breve comunicato: “Non nascondiamo una grande amarezza pensando che questo è ciò che si deve affrontare per cercare difendere e tutelare le nostre Città, i nostri concittadini e le loro imprese. Rifaremmo tutto quello che abbiamo fatto, presenteremo appello convinti di aver agito nel giusto, senza alcuno spirito razzista o discriminatorio, e perché desideriamo fortemente sostenere la nostra completa innocenza. Siamo pronti a farci valere e a dimostrarlo in tutte le sedi”.

Di tenore opposto invece le dichiarazioni di Aleksandra Matikj, presidentessa del ‘Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione‘ che aveva presentato la prima denuncia contro l’ordinanza.

L’ha definita una grande vittoria ed è veramente molto felice “soprattutto perché le ordinanze come quella e le politiche di estreme destre stanno creando il caos in Liguria. Si è arrivati, come si nota sotto gli occhi di tutti, a diverse aggressioni gravi anche fisiche”.

Secondo Matikj tutte le istigazioni vanno bloccate e per questo la decisione del Tribunale di Savona mette un punto importante, rispettando pienamente quanto c’è scritto nella nostra Costituzione, alla base dell’uguaglianza.